In occasione della 25esima edizione del Global Summit, l’appuntamento annuale dedicato ai servizi e sistemi integrati per la gestione della intralogistica, della produzione e della supply chain, Roberto Natali – Senior Sales Engineer di LCS – è stato intervistato sulle tematiche portate dall’azienda durante l’evento, in particolare sull’utilizzo dei robot collaborativi nella movimentazione automatica.
Qui con noi Roberto Natali di LCS, bentornati al Global Summit, siete una presenza che ha ormai qualche precedente. Partiamo proprio dall’azienda, dal gruppo, che cosa fate, quali sono i vostri core e a chi vi rivolgete principalmente.
Buongiorno, confermo che sono diversi anni che partecipiamo con piacere a questo evento, sia a Bologna sia qui a Lazise. LCS è ormai da 30 anni sul mercato della logistica e dell’automazione per la logistica, propone e realizza magazzini automatici e sistemi di movimentazione continui e discontinui. L’azienda offre poi un software proprietario con diverse realizzazioni, fatte nel corso di questi anni.
So che state spingendo molto su un tema molto all’avanguardia come quello del mobile robot, non è l’unico tema, ma partiamo da qui.
Confermo che, in effetti, negli ultimi anni siamo stati coinvolti in diversi progetti proprio di mobile robot per unità di movimentazione sia leggere sia pesanti. Nel caso delle movimentazioni leggere parliamo di cassette, box e scatole di cartone con pesi indicativamente fino a 90kg. Questo tipo di movimentazione viene denominata discontinua, grazie appunto a questi robot collaborativi che si occupano di movimentare la merce all’interno di siti di produzione o anche di spedizione quindi, ad esempio, cedi operativi. Inoltre c’è una gamma più elevata con pesi più importanti, in questo caso parliamo dei classici AGV con tecnologie completamente nuove di navigazione rispetto al passato, dove arriviamo a movimentare anche 500kg. In questo caso parliamo di pallet o cassoni metallici. L’ambito, anche in questo caso, è produttivo o di movimentazione punto a punto delle merci.
Questo consente alle aziende di essere più intelligenti – usiamo questo termine – ovviamente parliamo sempre di intelligenza artificiale, e di migliorare sensibilimente, sia in termini di performance, un aspetto che ci interessa molto, ma anche in termini di servizio che riusciamo a dare. Può essere un elemento distintivo questo, giusto?
Assolutamente si, la cosa che è risultata molto interessante è quella di avere il campo libero in ambito produttivo e di barriere che potrebbero verificarsi con l’installazione di rulliere e di quei sistemi di movimentazione continui. Oltretutto questi robot lavorano in presenza di operatori, quindi possono far coesistere la movimentazione delle merci con manutentori che operano in macchine di produzione piuttosto che con altri carrelli, guidati dall’operatore, che movimentano merci e per questo sono detti collaborativi.

E questo è un altro aspetto fondamentale perchè sempre più spesso parliamo di aziende che automatizzano e che hanno problemi nel gestire, nel re-impiegare la forza lavoro e soprattutto nel far coesistere da una parte l’automatizzazione, i robot e tutto l’impianto e dall’altra parte gli esseri umani. Questo tipo di robot collaborativi riescono in realtà a trovare una strada che vada per entrambi, porti avanti l’azienda senza costringerla a rivedere completamente i ruoli delle persone coinvolte.
Assolutamente si, il grosso vantaggio che offrono è, in occasione di un relay out, la veloce modifica di quello che sono i percorsi. Non è nulla di fisso o definitivo, ma attraverso l’utilizzo di software che gesticono queste flotte, è possibile modificare velocemente il percorso che i robot collaborativi devono compiere. E’ un grosso vantaggio soprattutto quando ci sono i casi in cui devo andare a spostare delle macchine di produzione in modo veloce. L’altro impatto molto importante è il basso costo di manutenzione che hanno e la disponibilità. Quando ho una flotta fatta di cinque o sei robot collaborativi è molto veloce integrarne uno aggiuntivo o, in caso di anomalia di un robot, posso immediatamente sostituirlo con un altro robot o farlo lavorare ridimensionando le sue attività, mantendolo però attivo.
Chiudiamo con il Global Summit, qual è il riscontro che state avendo in merito a questo argomento e altri temi che state proponendo?
Il riscontro è sempre molto positivo, sia per quanto riguarda il Global Summit sia per quanto riguarda altre fiere a cui abbiamo partecipato, ad esempio al Logimath in Germania e al MECSPE a Parma, c’è una ricerca sempre più spinta di questa tecnologie.
Ti ringrazio, buon Global Summit, ci rivediamo alla prossima occasione.
Grazie a voi, arrivederci!